I fattori che possono determinare i disturbi dell'erezione sono diversi e spesso combinati fra di loro. Tuttavia la causa più frequente è quella vascolare, vale a dire una modificazione
patologica (sostanzialmente una ostruzione) dei vasi sanguigni che riduce l'apporto di sangue arterioso verso i corpi cavernosi del pene, necessario per indurre e mantenere l'erezione.
Per il trattamento del deficit erettile sono disponibili diverse soluzioni, di cui alcune molto efficaci. Nessuna terapia è però in grado di "curare" la malattia. In passato erano state
sperimentate delle soluzioni chirurgiche di rivascolarizzazione (creando un by-pass come si esegue per le arterie coronariche) ma senza consistenti risultati. Attualmente sono in sperimentazione
procedure endovascolari che prevedono l'inserimento di stent nelle arterie pudende in pazienti che non rispondono alla terapia con farmaci inibitori delle fosfodiesterasi tipo 5 (PDE5i, es.
sildenafil). Tuttavia l'esperienza è ancora preliminare.
Le onde d'urto vengono utilizzate in medicina da diversi anni per la cura di svariate patologie. Quelle ad alta intensità hanno rivoluzionato il trattamento del calcoli renali; quelle a media
intensità vengono utilizzate nel trattamento dei dolori articolari, delle tendiniti e delle borsiti.
Le onde d'urto a bassa intensità (LI-ESWT: Low Intensity Extracorporeal Shock Wave Therapy) hanno dimostrato in studi animali di essere in grado di stimolare l'angiogenesi, cioè la nascita di
nuovi vasi sanguigni. Sperimentate sul tessuto cardiaco dei suini sono risultate in grado di migliorare la disfunzione miocardica indotta dall'ischemia. Lo stress prodotto dalle LI-ESWTsui
tessuti è in grado di stimolare il rilascio di fattori favorenti l'angiogenesi e quindi di migliorare la vascolarizzazione.
Le LI-ESWT sono state sperimentate anche sul tessuto miocardico di pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Gli studi hanno dimostrato che le LI-ESWT possono migliorare le disfunzioni cardiache
e i sintomi risultanti dall'ischemia, cioè quella condizione di ridotto afflusso di sangue arterioso. Inoltre la terapia con LI-ESWT ha mostrato efficacia anche nella cura delle ulcere cutanee di
origine vascolare.
Un gruppo di ricercatori israeliani ha quindi pensato di utilizzare questa fonte di energia per il trattamento del deficit erettile di natura vascolare, ipotizzando che gli effetti positivi delle
onde d'urto sui vasi sanguigni potesse favorire il ripristino della funzione erettile del pene.
Il trattamento prevede l'applicazione di LI-ESWT per mezzo di una sonda dedicata, che viene messa a contatto del pene in 5 diversi punti, 3 minuti (300 onde d'urto) per ciascun punto. La stessa
seduta viene ripetuta due volte la settimana per 3 settimane e tutto il ciclo viene ripetuto una seconda volta a distaza di 3 settimane.
Gli stessi ricercatori israeliani hanno portato a termine tre studi con interessanti risultati.
Nel primo studio, eseguito su 20 pazienti con deficit erettile di natura vascolare in terapia con PDE5i, il trattamento con LI-ESWT è stato in grado di migliorare la funzione erettile in 15
pazienti, di questi 10 hanno riferito erezioni sufficienti per la penetrazione senza l'utilizzo di farmaci.
Nel secondo studio eseguito su 29 pazienti non responder alla terapia con PED5i, 21 pazienti dopo il trattamento sono diventati responder, cioè hanno riferito di essere in grado di avere erezioni
sufficienti per la penetrazione con l'utilizzo di PDE5i.
In entrambi gli studi non sono stati riportati nè dolore, nè altri effetti collaterali durante o dopo il trattamento.
Il terzo studio, prospettico, randomizzato, in doppio ceco, per eliminare l'interferenza dell'effetto placebo ha previsto un gruppo di pazienti trattati con procedura standard, e un gruppo a cui
veniva effettuato un falso trattamento (cioè la sonda non emetteva energia). Il miglioramento della funzione erettile è stato significativamente maggiore nel gruppo trattato, sia in termini
soggettivi (i pazienti compilavano un questionario sulla loro funzione erettile) che oggettivi (tramite test doppler).
È interessante notare che la maggior parte dei pazienti arruolati nei tre studi ha mostrato un mantenimento degli effetti positivi sulla funzione erettile anche 1 anno dopo dal termine del
trattamento.
Sebbene i farmaci PDE5i siano indiscutibilmente efficaci nel migliorare la funzione erettile, essi non curano la causa della malattia. Inoltre la dipendenza dai farmaci per la funzione sessuale è
un fattore limitante. La terapia con LI-ESWT potrebbe superare questi problemi se venissero confermati i buoni risultati ottenuti da questi studi.
Quando viene proposta una terapia nuova e non convenzionale, questa è solitamente oggetto di critiche e scetticismo, specialmente se il meccanismo d'azione non è ben compreso e se gli studi
preliminari provengono da un unico gruppo di studio e sono eseguiti su un numero limitato di pazienti. È stato recentemente avviato uno studio multicentrico (cioè formato da più centri nel mondo
che arruolano e trattano i pazienti) e anche in Italia alcuni centri hanno scelto di parteciparvi.
Se verranno confermati gli ottimi risultati degli studi preliminari la terapia con LI-ESWT potrà inserirsi come valida alternativa alle terapie tutt'ora disponibili per il trattamento del deficit
erettile.