La resezione prostatica transuretrale (TURP) è considerata la terapia di riferimento per il trattamento dei sintomi urinari secondari all’ipertrofia prostatica benigna. Negli ultimi anni si è cercato di identificare nuove tecnologie in grado di offrire la stessa efficacia della TURP e con un migliore profilo di sicurezza. La vaporizzazione fotoselettiva della prostata (PVP) con il GreenLight laser è evoluta negli anni fino al recente sviluppo del GreenLight laser a 180 Watt XPS con utilizzo di fibra Moxy.
Lo studio GOLIATH è ad oggi il miglior trial clinico che abbia messo a confronto la TURP con la PVP eseguita utilizzando il GreenLight laser a 180 Watt XPS. GOLIATH è uno studio prospettico randomizzato multicentrico, disegnato per valutare la non inferiorità della PVP rispetto alla TURP di elevata qualità (ottenuta includendo solo chirurghi endoscopisti esperti nell’esecuzione della TURP).
29 centri urologici in 9 paesi europei hanno trattato 269 pazienti affetti da sintomatologia minzionale secondaria a ipertrofia prostatica benigna: 136 pazienti sono stati sottoposti a PVP e 133 a TURP. I sintomi minzionali (valutati con IPSS, International Prostate Symptoms Score) a 6 mesi si sono ridotti in uguale misura nei due gruppi, inoltre la velocità di flusso minzionale misurato con l’uroflussimetria è risultato identico nei due gruppi. La riduzione volumetrica della prostata si è dimostrata simile per entrambi i tipi di intervento.
La PVP si è dimostrata superiore alla TURP in termini di minor tempo di cateterizzazione dei pazienti, ridotti tempi di degenza in ospedale e più veloce ripresa delle condizioni di salute ottimali.
Le percentuali di incontinenza urinaria sono risultate lievemente superiori nei pazienti trattati con PVP (11% vs 3%), sebbene il grado dell’incontinenza fosse lieve nella maggioranza dei casi.
La frequenza dei sintomi minzionali irritativi (valutata da un gruppo di esperti estranei al centro dove i pazienti venivano trattati) è risultata simile nei due gruppi. Questo a differenza di studi precedenti che avevano notato una maggior frequenza di disuria e urgenza prolungate nei pazienti trattati con PVP.
Globalmente le complicanze sono risultate simili in percentuale nei due gruppi, ma nei pazienti trattati con PVP si sono registrate meno complicanze correlate a sanguinamento severo. La percentuale di pazienti che ha necessitato di un re-intervento entro 30 giorni dalla procedura è stata tre volte superiore per la TURP rispetto alla PVP, mentre i tassi di re-intervento a 3 mesi non sono risultati differenti.
Le percentuali di disfunzione erettile non sono state valutate a 6 mesi e i risultati a 12 mesi verranno pubblicati in seguito.
L’aumento della potenza del GreenLight laser a 180 Watt XPS e l’utilizzo della fibra Moxy ha permesso di raggiungere un trasferimento di energia più rapido e efficiente, necessario per migliorare la vaporizzazione del tessuto prostatico. L’evoluzione di questa tecnologia ha consentito di superare i sistemi precedenti in termini di efficacia pur mantenendo lo stesso profilo di efficacia. Sotto certi aspetti la PVP supera i risultati ottenuti con la TURP. E’ quindi verosimile che la vaporizzazione fotoselettiva della prostata con GreenLight laser a 180 Watt XPS verrà ad affiancarsi alla TURP come procedura standard per il trattamento dei sintomi urinari secondari all’ipertrofia prostatica benigna.
Bachmann A, et al. 180-W XPS GreenLight Laser Vaporisation Versus Transurethral Resection of the Prostate for the Treatment of Benign Prostatic Obstruction: 6-Month Safety and Efficacy Results of a European Multi centre Randomised Trial—The GOLIATH Study. Eur Urol (2013)